dice il saggio

Ieri sera abbiamo deciso di andare a mangiare al cinese lungo la varesina, ottimo e veloce è uno dei miei preferiti: ha resistito ai controlli, alle dicerie, ai jappo e alle pizzerie di zona…. Mi sono seduta pregustando i “lavioli di gambeli” e le nuvole di drago con la salsa agrodolce, scoppiettanti e gustose.

Quello che ho sempre adorato dei ristoranti cinesi è l’abbondanza, generalmente infatti prendiamo due antipasti e poi un primo e un secondo da smazzare dato che ci si può mangiare in due tranquillamente. Ieri sera all’arrivo delle nuvole di drago sono rimasta un po’ stupita, S. mi ha detto sottovoce “ma non è un po’ scarso?” ; ho cominciato a cercare una ragione per la quale le nuvole di drago si erano ridotte ad una misera manciata ” forse hanno avuto molta richiesta, hai visto quanta gente che portava via all’ingresso? Magari piuttosto che dire sono finite,…le finiscono…”. Ad S. è sembrata una buona teoria e fiduciosa ha atteso i lavioli. Sono arrivati fumanti e gustosi, piccini rispetto ad altri ristoranti ma con un filo di wasabi all’interno che li rende i più buonissimi che ho provato.

L’entusiasmo è tornato.

All’arrivo del primo però S. mi ha guardata perplessa. “Sant’iddio….è la crisi?”. Il piatto di gnocchi di riso con misto verdure era giusto giusto per uno,…..mentre io ed S. mangiavamo i pezzetti di bambù abbiamo contato tre gamberi….

“Se la crisi ha raggiunto i cinesi è finita…., l’Italia è in malora….” mi esce questa costatazione all’arrivo del misto di pesce alla griglia. S. ride. Pensiamo che il nostro budget da miserabili non ci permette nemmeno più questo lusso che i cinesi ci fornivano.

Dice il saggio “quando la crisi raggiunge le nuvole di drago…allora sono cazzi amaLi”

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