Letargo saggio del felino.

Zenzero il gattoAutunno deciso, già piove e tira vento forte, tanto forte da sbattere le finestre e sibilare sul tetto come fosse la strega del Mago di Oz.

Zenzero il gatto cerca conforto nel cibo e nel sonno, gli uccellini più furbi sono migrati e il pettirosso si tiene bene alla larga dallo zampino peloso e sanguigno del mio gatto, le ore passano quindi, tra il divano, la montagna di biancheria stirata e calda sulla quale arrotolarsi e il letto di mia madre dove lo scocciante rumore della TV non arriva.

Se il conforto, dato dalla pratica del sonno non è sufficiente a soddisfarlo il cibo è un buon modo per consolare l’arrivo della stagione inattiva. Una ampia e insana scelta viene offerta a Zenzero il gatto, da mia madre, che lo tenta con scatolette di bassa qualità ma altissima appetibilità, mentre io cerco di tenerlo vicino al suo originale spirito Bio e lo nutro a colpi di tonno dell’atlantico cotto a vapore, svenando i miseri soldi che guadagno. Se mamma vince so che lo ha meramente corrotto con una pannina da caffè.

In questo gioco di corruzione tra madre e figlia a chi conquisterà la totale dedizione felina il felino stesso lievita di ciccia e soddisfazione alternando promesse rumorose di fusa all’una o all’altra secondo convenienza.

Mi manca. Questa è la verità. Quando vado e vengo e per giorni non lo vedo o quando rientro e lui non c’è e sento solo racconti di lui e sulle sue peripezie pelose una stretta al cuore mi prende e penso che lo vorrei acciambellato sul letto; ma Zenzero il gatto è un gatto e quanto tale viene e dona coccole a sua discrezione che io sia presente è solo affar mio.

Quando lo vedo dormire sulla poltrona la sera la voglia di prenderlo e portalo in camera mi piglia e mi avvicino per constatare di che umore sia. Può infatti essere “gatto molle” e lasciarsi pigliare e portare e dormire sul letto oppure “gatto risvegliato”…e allora sono cazzi amari.

Spesso per non disturbare questa sorta di letargo lo lascio dov’è e me ne dispiace, sapendo magari che la notte successiva non sarò qui.

Mi chiedo se portarlo con me. Mi chiedo se lasciare questo paese e vivere tra i tetti della città insieme a me potrebbe garbargli.

Mi chiedo se le tragiche visioni di mia madre sulle conseguenze del portarlo via dal suo ambiente non siano altro che mere e infime mire per tenerlo qui con sè e la bicentenaria cagnolina.

E mentre io sento il vento sibilare e mi riempio di domande,…….Image

…………………………Zenzero il gatto dorme sul mondo e su tutte le mie sciocche incertezze umane.

2 thoughts on “Letargo saggio del felino.

  1. Zenzero è davvero bello e saggio. Le mie due ragazze pelose che vivono tra i tetti cittadini con me potrebbero dirti che conta la compagnia che hanno (da noi) quando appunto loro la cercano. Sul luogo diverso hanno veloce spirito di adattamento, capaci di crearsi il nuovo spazio a loro piacimento. Così hanno fatto le mie. Ho letto il post Indifferenziata arrivato come notifica in email, ma qui è protetto… bello, sono assolutamente d’accordo! I tuoi scritti è un piacere leggerli, complimenti e grazie. Buon tutto!

    • Ciao Blogpeloso!!! grazie del consiglio e della rassicurazione…ancora non so quali scelte io e Zenzero il gatto faremo….ma abbiamo molto apprezzato. Il nuovo post è ora pubblico, non sapendo come salvare una bozza l’ho momentaneamente protetto. 😀

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