Bioenergetica

danceSegmento toracico.

La zona del corpo che va dal diaframma fino alle clavicole serve ad amplificare e trasformare le emozioni che fluiscono dal ventre attraverso il diaframma, trasformandole in passioni e sentimenti. II rapporto interno-esterno è quindi particolarmente legato allo sviluppo del torace, distretto corporeo che presiede alla respirazione e quindi allo scambio primario tra l’individuo e l’ambiente. Il torace si sviluppa quindi in modi e forme che rispecchiano lo stile delle relazioni del soggetto con il mondo. Un torace non contratto, cioè non in una postura di inspirazione cronica, ma nemmeno collassato, è un torace ottimale, tonico e mobile.

Torace contratto

Un torace contratto è tendenzialmente stretto e fragile, con muscolatura poco sviluppata, respiro contenuto, è indice di uno scarso fluire di energia e sentimenti. Tale difficoltà a mantenere una carica di energia in questa regione, l’abitudine ad affrontare gli eventi con il petto “sgonfiato” e povero d’aria ed energia indica una tendenza alla passività e alla depressione, alla paura cronica e al senso di inferiorità, con la presenza di ansia cronica.
A queste persone, con un petto teso, bloccato e sgonfio, risulta quindi difficile poter “prendere di petto” le cose e quindi tenderanno ad una scarsa autoaffermazione.
L’abitudine è a prendere, più che a dare.

Tipicamente questa tipologia è soggetta ad asma e bronchiti.

Torace espanso

Tipico di personalità rigide e dominanti, questo torace è ampio, ipersviluppato, sovraccarico di energia ed eccitazione, spesso però a scapito di altre regioni come il bacino e le gambe, che si presentano iposviluppati.
Il diaframma e il ventre sono contratti, quindi il contatto con l’intestino è inibito. Emotivamente queste persone tendono all’auto­sufficienza, al “saper badare a se stessi”. Ricevere è per loro più difficile che dare, a motivo delle forti difese che sarebbe necessario smantellare per far entrare energia dall’esterno. La difficoltà ad esprimere sentimenti di debolezza o di tenerezza indica il fatto che le parti morbide sono sepolte, che prevale la necessità di apparire forte e sicuro a detrimento della ricettività. L’energia si concentra verso l’alto per poter mantenere in funzione tutta questa impalcatura: il risultato è un ego gonfio ed ipertrofico.

Disturbi classici sono l’ansia, l’ipertensione e una facilità maggiore ai problemi cardiaci.

Le spalle

Spalle e torace sono intimamente connessi; le spalle sono lo snodo anatomico che media tra le emozioni che si agitano nel torace e l’ espressività delle braccia e delle mani.
Tradurre le emozioni in azioni, farsi carico della propria posizione nel mondo, dei pesi, delle responsabilità e delle esigenze della vita (si dice, infatti “prendere sulle proprie spalle”): questo sembra essere in generale il ruolo delle spalle.
Molto diverse tra loro sono per questo le attitudini e le forme che questo segmento corporeo può assumere.

Spalle curve e arrotondate

Possono individuare una tipologia dipendente, la tendenza a sentirsi sovraccarichi di problemi e responsabilità, come se il mondo intero pesasse su di sé.

Spalle rialzate

In genere si alzano le spalle di scatto quando si prova un’improvvisa paura, un poco come il gatto inarca la schiena. La cronicizzazione di questa posizione con l’impossibilità di rilassare le spalle abbassandole, indica la difficoltà di liberarsi di una paura inconscia e fossilizzata, come se si volesse far sparire la testa tra le spalle a mo’ di tartaruga

Spalle quadrate

Possono individuare una personalità rigida, che vive la preoccupazione di apparire salda e sicura, capace di “prendere i pesi su si sé”, esprimendo una potenza che non corrisponde alla realtà.
Interessante a questo proposito è il confronto con gli studi di etologia comparata (I, Eibl- Eibesfeldt 1967) sulla tendenza, prevalentemente maschile ma riscontrabile in tutte le culture, ad esagerare l’ampiezza delle spalle anche attraverso i vestiti o altri ornamenti, come illustrato nella figura

Spalle ingobbite in avanti.

Si tratta di spalle incurvate in avanti quasi ad avvolgere parzialmente il petto. Si tratta solitamente di un atteggiamento di autoprotezione e di paura. La persona si ritiene vulnerabile e cerca di proteggersi petto e cuore tirando in avanti le spalle. Questa postura, causa una contrazione dei muscoli pettorali.

Si accompagna di solito a respirazione superficiale e a ritenzione di emozioni nel ventre.

Spalle retratte indietro

Danno dell’individuo l’impressione che voglia aggredire, lanciarsi e insieme che si contragga per riuscire a non farlo.
Possono essere persone deluse dalla propria situazione, che vorrebbero “buttarsi”per cambiarla ma non riescono a farlo. Questa spinta, bloccata nella muscolatura, si è congelata nella postura.

Spesso è presente artrite alle spalle e alle braccia, a testimonianza della sofferenza causata dal conflitto in atto.

Spalle strette

Danno l’impressione di aver ricevuto uno schiacciamento che ha fatto contrarre l’intero torace. Essendo questa regione del corpo legata al modo in cui sappiamo guidare la nostra esistenza, questi individui possono rivelare una capacità limitata ad assumersi impegni e responsabilità e a condurre autonomamente la propria vita, apparendo emotivamente deboli e dipendenti.

Lascia un commento